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LA FUSIONE

Il 29 dicembre 2020 viene sottoscritto l’atto di fusione per incorporazione di AIM Vicenza in AGSM Verona dando vita a una nuova realtà nel settore delle multiutility, AGSM AIM Spa. 
L'alleanza mette a fattor comune competenze e risorse, consolidando una rilevante dimensione aziendale.

Il Gruppo, operativo a partire dal 1°gennaio 2021, è a capitale interamente pubblico e  punta a giocare un ruolo di leadership nel settore dell'energia e dell'ambiente, in qualità di polo aggregante, in particolar modo nel Nord-Est. L'integrazione ha permesso di ottimizzare la sua struttura organizzativa grazie la costituzione di sei Business Unit: Energia, Power, Calore, Smart Solutions, Ambiente e V-Reti. 

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Insieme di immagini raffiguranti uno stadio e una centrale eolica su colline

RINNOVABILI AL CENTRO

RINNOVABILI  AL CENTRO

L’impegno nella produzione di energia da fonti rinnovabili diventa, negli anni 2000, un obiettivo strategico da conseguire per generare valore e benefici diretti per il territorio, le imprese e i cittadini.

Nel 2001 viene installato un impianto fotovoltaico sul tetto della sede di AGSM e nel 2009 viene realizzato il tetto fotovoltaico integrato sullo stadio Bentegodi, primo in Italia nel suo genere. Nel 2007 entra in funzione il parco eolico di Monte Vitalba, in provincia di Pisa, dando inizio all'esperienza eolica che prosegue nel 2008 con l'inaugurazione dei sedici aerogeneratori di Casoni di Romagna, nel 2013 con il parco di Rivoli Veronese e, nel 2017 con la costruzione dei due aerogeneratori di Affi.
L’inizio del nuovo secolo vede inoltre importanti cambiamenti nell’assetto societario delle due società. Nel 2000, infatti, AGSM si trasforma in società per azioni, come AIM che assume una nuova denominazione, AIM Vicenza Spa, e un nuovo logo.

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Immagini raffiguranti interno ed esterno di centrale geotermica

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SVILUPPO ENERGETICO

Negli anni ‘80 grande attenzione viene posta, a Vicenza come a Verona, nello sviluppo del teleriscaldamento e della cogenerazione per produrre energia e calore garantendo una riduzione delle emissioni inquinanti.
Grazie alla fonte geotermica si inizia a produrre calore con moderne tecnologie.

La joint venture Agip-Enel decide la perforazione di un pozzo nell’area individuata dalla divisione del teleriscaldamento di AIM, a nord di Vicenza, per la realizzazione della centrale di riscaldamento urbano, con l’obiettivo di utilizzare la risorsa geotermica, pulita e rinnovabile, per integrare e alimentare il nuovo e innovativo sistema di teleriscaldamento della città. A Verona, alla centrale di cogenerazione e teleriscaldamento di Forte Procolo entrata in funzione nel 1974, seguono le altre quattro di Golosine (1984), Borgo Venezia (1987), Centrocittà di Basso Acquar (1989) e infine Borgo Trento (1994).

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Insieme di immagini raffiguranti una centrale termoelettrica e dei pannelli solari

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BOOM ECONOMICO

Con il boom economico, tra gli anni ’60 e ’70, la domanda di energia da parte di cittadini e aziende cresce in modo esponenziale imponendo alle Aziende la ricerca di nuove opportunità e fonti energetiche.

A queste nuove esigenze AGSM risponde con la centrale termoelettrica di Ponti sul Mincio, vicino a Peschiera del Garda, completata nel 1966 e potenziata nel 1983 e nel 2003. Al 1984 risale la costruzione della prima centrale fotovoltaica Zambelli, in località Cerro Veronese, potenziata e rimodernata nel 2009. Primo esempio di finanziamento europeo, questo impianto ha consentito  lo sviluppo di interessanti tecnologie innovative per la diffusione dell'utilizzo dell'energia solare.

Un altro determinante contributo allo sviluppo energetico arriva nel 1974 con la costruzione della prima centrale di cogenerazione a servizio della città di Verona, in località Forte Procolo. 

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Insieme di immagini storiche raffiguranti operai sul fiume Adige

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LE PRIME CENTRALI

L'acqua inizia a essere convertita in preziosa energia elettrica grazie alla realizzazione di dighe e centrali idroelettriche.

Nel 1923 la forza del fiume Adige viene per la prima volta trasformata in energia elettrica grazie alla costruzione della diga del Chievo e della prima centrale idroelettrica di Tombetta, dove il canale Camuzzoni ancora oggi confluisce.
Nel 1958, Agsm inaugura a Raossi di Vallarsa, in provincia di Rovereto, un bacino artificiale e una diga di cemento di 156 metri, una delle più alte d'Italia. Dal lago artificiale di Speccheri l'acqua scende attraverso una condotta forzata a una velocità di 380 chilometri orari, con un salto di circa 650 metri, fino alla centrale di Maso Corona dove, muovendo le turbine, viene prodotta energia pulita e rinnovabile.
Quattro anni più tardi, nel 1962, vengono costruite la diga di San Colombano e l'omonima centrale idroelettrica che inizia a produrre energia rinnovabile nel 1965. 

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Insieme di foto storiche raffigurante palazzo e mezzi di azienda elettrica comunale a Verona

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UNA STORIA CENTENARIA

La storia di AGSM AIM inizia a cavallo tra ‘800 e ‘900. Nel primo Novecento le due Aziende Agsm e Aim, hanno riunito tutti i servizi essenziali per la vita quotidiana entrando in ogni casa veronese e vicentina.

Da oltre cento anni al servizio dei cittadini e delle imprese.
Risale all’agosto del 1898 la fondazione dell’Azienda Elettrica Comunale, da cui poi, nel 1931, viene istituita l’Azienda Generale Servizi Municipalizzati a Verona.

Nel 1906 nascono a Vicenza le Aziende Industriali Municipalizzate. Per l’epoca, le iniziative dei comuni di Verona e Vicenza di dare alle rispettive città un mezzo per gestire in modo integrato servizi strategici come acqua, elettricità e gas hanno rappresentato un’autentica novità e un punto di riferimento per l’intero Paese. Le origini delle due Aziende e il loro sviluppo in oltre un secolo di vita sono dunque intimamente legate al territorio e alla storia delle città.